Come ribadito da diversi esperti di alimentazione, la colazione rappresenta un pasto molto importante della giornata in quanto deve essere in grado di fornire il giusto apporto energetico per affrontare le attività quotidiane.
Le modalità per essere certi di fare una buona colazione, che preveda un mix equilibrato di sostanze nutritive, sono diverse e possono variare da un caffelatte con biscotti al classico cornetto con cappuccino.
Ma un modo diverso per effettuare questo pasto al mattino e che sia in grado di fornire i vari nutrienti ritenuti necessari, è rappresentato dalla colazione macrobiotica. Analizziamo di seguito in cosa consiste e quali sono i suoi vantaggi.
In cosa consiste la colazione macrobiotica
Riprendendo le caratteristiche tipiche della dieta macrobiotica, questo tipo di colazione non prevede l’uso di alcun tipo di zucchero o sostanza dolce e promuove il consumo dei cereali e della frutta.
Un esempio tipico di questa dieta è rappresentato dalla crema di cereali che, soprattutto nelle prime ore del mattino, è un vero toccasana per l’organismo.
Questa pietanza, infatti, è in grado di fornire al corpo un elevato contenuto energetico, apportando un insieme di sostanze nutritive che permetterano di affrontare al meglio la giornata.
La particolare composizione della crema di cereali assicura all’organismo un corretto contenuto proteico di origine vegetale; a questi si associano poi i carboidrati che apportano energia rapidamente disponibile per poter essere utilizzata per le varie attività da svolgere.
Inoltre, il rapporto tra zuccheri semplici e complessi appare abbastanza equilibrato mentre invece la presenza di grassi è molto scarsa. Tutto ciò comporta che la colazione macrobiotica rappresenti una scelta ideale per chi vuole garantirsi un corretto apporto di diversi nutrienti al risveglio.
Esempio di colazione macrobiotica: crema di riso e miglio
Tra le diverse creme di cereali che possono essere consumate al mattino come colazione macrobiotica, una scelta ideale è rappresentata dalla crema di riso e miglio. Scopriamo come si prepara e quali sono gli aspetti positivi che garantisce all’organismo.
Assaporare questa crema non sarà problematico in quanto ha un sapore abbastanza gradevole grazie alla naturale dolcezza dei cereali e fornisce adeguata sazietà, prevenendo il classico senso di fame che si manifesta a metà mattinata.
Per preparare questa crema, oltre al riso e al miglio, altro ingrediente fondamentale è il malto di riso. Partiamo quindi con la preparazione.
Innanzitutto è necessario sciacquare più volte i due cereali fino a che l’acqua non risulterà limpida, quindi metterli in una pentola con acqua e un pizzico di sale e portare a bollore, avendo cura di abbassare la fiamma e cuocere per circa un’ora.
Al termine della cottura, i cereali avranno assorbito l’acqua e dato vita a una vera e propria crema che dovrà essere conservata in frigorifero all’interno di un contenitore ermetico. Ogni mattina basterà prelevare solo la quantità necessaria per la colazione, da riscaldare per qualche minuto, aggiungendo all’occorrenza dell’acqua calda.
Per accompagnare la crema di riso e miglio, si potrà utilizzare un cucchiaio di malto di riso e un pochino di marmellata senza zucchero.
Un’altra ricetta gustosa per colazione macrobiotica
Per evitare di mangiare ogni mattina crema di cereali a colazione, una variante di colazione macrobiotica vegana molto appetitosa è data da una preparazione a base di frutta fresca e secca e cereali. Nello specifico è necessario utilizzare una mela, un po’ di uvetta, fiocchi d’avena e mandorle per ottenere una colazione energetica e ricca di proteine. Vediamo quindi la preparazione.
Preliminarmente bisogna sbucciare la mela e tagliarla a cubetti. Subito dopo dovrà essere messa in una pentola con acqua insieme ai fiocchi d’avena e all’uvetta, cuocendo il tutto per circa 5 minuti fino a quando la mela non si sarà intenerita. Prendere il composto e riporlo in una ciotola, insieme alle mandorle tritate ed eventualmente a un cucchiaio di malto di riso. Ecco pronta un’ottima colazione macrobiotica.