L’ernia iatale è una patologia dell’apparato gastrointestinale che consiste nella risalita di una porzione dello stomaco dalla cavità addominale a quella toracica attraverso lo “iato esofageo” ovvero il foro diaframmatico attraverso cui passa l’esofago.
Tale disturbo è provocato da un difetto funzionale della membrana che fissa l’esofago al foro di passaggio, o da un’anomalia anatomica di tale foro; in ambedue i casi l’insorgenza dell’ernia è potenziata da un aumento della pressione addominale. Può essere congenita (presente nel bambino fin dalla nascita) oppure acquisita (con insorgenza nell’adulto in seguito a differenti cause).
I sintomi sono spesso sfumati e soltanto nei casi più gravi si manifestano con evidenza, sono caratterizzati dalla comparsa di meteorismo gastrico con frequenti eruttazioni, rigurgiti di natura acida, sensazione di bocca amara, difficoltà digestive che a volte possono arrivare ad episodi di vomito; frequentemente subentra anche uno stato di anemia generalizzata.
Le complicanze più temute sono quelle a carico dell’apparato cardiorespiratorio e consistono in dispnea, vertigini, sudorazione profusa ed aritmie cardiache (tachicardia o bradicardia).
Indice
Dieta consigliata nei casi di ernia iatale
Una corretta alimentazione sembra sia di fondamentale importanza non soltanto nella gestione dell’ernia iatale, ma anche nella prevenzione dei fastidiosi episodi di reflusso gastroesofageo e di eruttazioni.
Secondo numerose ricerche scientifiche, le cause del disturbo sarebbero da identificare proprio nel regime alimentare dei pazienti: un inadeguato apporto di fibre e la conseguente stitichezza vengono infatti considerati i principali fattori predisponenti. L’incompleto svuotamento dell’intestino in caso di stipsi determina un innalzamento della pressione addominale durante il processo di evacuazione, che, se protratto nel tempo, causa un progressivo rilassamento delle strutture che ancorano l’esofago, permettendo la risalita di una porzione gastrica all’interno dello iato diaframmatico.
Anche il sovrappeso con tendenza all’obesità provoca un innalzamento pressorio a livello addominale, così come la pessima abitudine di iperalimentarsi, introducendo quantità esagerate di cibi nello stomaco. Sicuramente uno stile di vita scorretto, con poco movimento e molta sedentarietà, predispone all’insorgenza di episodi di stitichezza e di ipotonia muscolare nella cavità addominale.
La risoluzione di questo disturbo è unicamente chirurgica, ma una dieta mirata risulta molto utile per ridurre la sintomatologia.
È buona regola, in caso di ernia iatale, consumare pasti non abbondanti e ravvicinati nel tempo, cercando di distanziarli il più possibile dal momento di coricarsi: la posizione supina, infatti, favorisce l’insorgenza dei rigurgiti. Quando sei disteso a letto è preferibile assumere una posizione quasi seduta, per elevare il torace.
Trattandosi di una malattia piuttosto debilitante e che tende a peggiorare nel tempo, dovresti rivolgerti al medico di fiducia che probabilmente imposterà uno schema terapeutico, da affiancare ad un regime dietetico specifico.
Prima colazione indicata in caso di ernia iatale
Una premessa fondamentale da tenere in considerazione è quella di consumare una prima colazione abbondante, per due motivi: innanzitutto in quanto dopo aver mangiato, essendo mattina, non ti devi coricare e quindi il mantenimento della posizione eretta facilita la digestione. Secondariamente, il nostro organismo, dopo il digiuno notturno, ha necessità di ricaricarsi dal punto di vista energetico.
Quindi è indispensabile scegliere alimenti energetici ma anche digeribili, facilmente assimilabili, molto ricchi di fibre, con un elevato contenuto d’acqua e con elementi prebiotici in grado di supportare il lavoro dell’intestino.
Latte e derivati
Il latte rappresenta una scelta d’elezione nella colazione per ernia iatale; preferibilmente scremato, dato che i grassi prolungano i tempi di digestione e sono pertanto sconsigliati.
Il latte vegetale di soia è un’ottima alternativa a quello vaccino sia perché risulta ricco di proteine, sia in quanto gustoso ed altamente digeribile. Quello di riso ha un sapore tendenzialmente salato ed è meno consumato; il latte di mandorla, molto aromatico, risulta piuttosto pesante da digerire.
Gli yogurt, alimenti prebiotici e fermentati, possibilmente magri, sono consigliati per il loro elevato contenuto di fermenti lattici che facilitano la digestione abbreviando i tempi di transito a livello gastrico, una caratteristica molto vantaggiosa in caso di ernia iatale. Vengono raccomandati anche gli yogurt di soia, iperproteici, dal sapore gradevolissimo e meno acido rispetto a quelli vaccini, e pertanto assai utili in caso di reflusso.
I latticini magri e derivanti da latte scremato, come la ricotta, il quartirolo, i fiocchi, la crescenza e mozzarella light, la feta greca, lo spalmabile senza grassi, o anche il tofu vegetale prodotto con latte di soia, sono alimenti ideali per il loro contenuto proteico e per la facilità di assimilazione. Qualche fetta biscottata spalmata con un formaggio morbido ed eventualmente accompagnata dalla bresaola fornisce all’organismo tutta l’energia necessaria per incominciare la giornata.
Cerca di evitare assolutamente il gorgonzola, il taleggio, il mascarpone, così come tutti i formaggi stagionati che potrebbero provocare fermentazioni intestinali e conseguente meteorismo addominale.
Colazione dolce
L’apporto di fibre è un aspetto fondamentale se soffri di ernia iatale poiché esse facilitano l’evacuazione e contrastano la tendenza alla stitichezza, un fattore molto pericoloso per chi è affetto da tale disturbo. Quindi prediligi l’assunzione di cereali integrali non raffinati, come farro, orzo, fiocchi d’avena, di mais e di riso, assunti con latte oppure yogurt, che facilitano la defecazione, contrastando l’eccessiva acidità gastrica. In particolare i semi di lino svolgono un ruolo importantissimo nella formazione delle feci in quanto le ammorbidiscono.
Un altro aspetto da curare con particolare attenzione è quello dell’idratazione: l’acqua o i liquidi in generale, infatti, rendono le feci morbide e ne velocizzano l’emissione. Per questo motivo, per una colazione ideale in caso di ernia iatale, potrai consumare shake di frutta, preparati con prodotti freschi di stagione, molto nutrienti e digeribili e soprattutto preziosa fonte di vitamine e di minerali, oltre che di liquidi.
I centrifugati, ottenuti con frutti e ortaggi freschi da cui vengono estratti unicamente i succhi, sono una formidabile fonte energetica ed offrono all’organismo una corretta idratazione; hanno un sapore gradevole, soprattutto se contenenti sia frutta che verdura: un mix ideale per incominciare al meglio la giornata.
Il muesli è un alimento energizzante, che potrai arricchire con frutta secca, con scaglie di cioccolato fondente oppure con miele. Fornisce le calorie necessarie all’organismo per rifocillarsi dopo il lungo digiuno notturno, pur essendo facilmente assimilabile. La frutta consigliata in caso di ernia iatale non deve presentare alti tassi di acidità, che è un fattore predisponente alle crisi di reflusso gastrico.
Quindi è importante consumarla matura e fresca, senza conservanti di alcun tipo; molto adatte le mele, le pere, le banane, le albicocche, le susine, le pesche, il melone, l’ananas e la papaya.
Assolutamente da evitare i kiwi, gli agrumi e l’uva. Una soluzione particolarmente gustosa, soprattutto nella stagione calda, è rappresentata dalla macedonia di frutta mista, da arricchire con un cucchiaio di yogurt magro.
I dolci consentiti in un regime dietetico mirato devono essere semplici: biscotti secchi, torte allo yogurt, pan di Spagna. Scegli preferibilmente quelli con basso contenuto di grassi, soprattutto di origine animale come burro e panna. Anche i pancake li potrai mangiare liberamente, magari arricchendoli con un cucchiaio di miele oppure di marmellata.
La marmellata è consentita purché prodotta con frutta priva di acidità, sempre per evitare l’insorgenza del reflusso gastrico; ottima è quella di castagne, molto nutriente e con un elevato potere saziante.
Colazione salata
Il pane puoi consumarlo fresco oppure abbrustolito, da spalmare con marmellata o miele. Cerca di scegliere le formulazioni multicereali, maggiormente ricche di fibre; fette biscottate, cracker, grissini e gallette dovrebbero essere sempre integrali; ottime le gallette di riso soffiato.
Un cibo da consumare liberamente è rappresentato dall’uovo, sia lessato (in camicia) che alla coque, magari spolverizzato con un cucchiaio di parmigiano ed accompagnato da qualche fetta di pane di segale, che costituisce un ottimo ingrediente per iniziare la giornata. I semplici albumi, iperproteici e particolarmente digeribili, li potrai consumare sotto forma di frittata, meglio se cotta al forno, per eliminare i grassi derivanti dalla friggitura.
Gli insaccati li puoi mangiare purché completamente sgrassati: prosciutto crudo, cotto e bresaola magri, da soli oppure come farcitura di toast e panini, sono un grande classico per la prima colazione, anche per chi soffre di ernia iatale.
Se prediligi il sapore affumicato, un cibo che puoi inserire nell’alimentazione ideale per la prima colazione è il salmone affumicato, un pesce magro molto digeribile e ricco di omega 3, che svolgono un’azione protettiva sulle mucose ed antiossidante, molto efficace contro i danni da radicali liberi a cui tutti siamo sottoposti. Se ti piace, potresti mangiare una porzione di pesce accompagnata da pane di segale spalmato con ricotta magra, che costituisce una deliziosa ricetta per la colazione.
Cosa bere
Le tisane devono sostituire il tè ed il caffè, bevande assolutamente vietate in caso di ernia iatale, in quanto responsabili di irritazioni per la parete dello stomaco. Esistono numerosissime formulazioni di tisane, i cui componenti provenienti dal regno vegetale esplicano azioni protettive e spesso curative nei confronti della mucosa esofagea.
Il succo d’aloe, bevuto al mattino, contiene numerose sostanze nutritive bilanciate in maniera ottimale per il benessere dell’organismo, lo aiuta ad eliminare le tossine e, nel caso specifico dell’ernia iatale, svolge un’azione lenitiva ed antiacida sulle pareti gastroesofagee.
Qualche consiglio sull’alimentazione
Un suggerimento di cui tenere conto è quello di non consumare cibi freddi in quanto le basse temperature a contatto con lo stomaco provocano spesso reazioni avverse, innescando fenomeni di rigurgiti e di pirosi. Inoltre sarebbe buona norma consumare la prima colazione prendendoti tutto il tempo necessario, allo scopo di poter masticare accuratamente gli alimenti; infatti i cibi deglutiti quasi interi scatenano immediatamente un riflesso di peristalsi inversa.
Per qualche ora dopo aver mangiato non dovresti effettuare alcuno sforzo, o praticare sport, dato che il movimento può facilmente causare fenomeni di reflusso gastroesofageo.
Ricorda infine di rivolgerti al medico per qualsiasi quesito o dubbio.