Il reflusso gastrico, o gastroesofageo, è un disturbo comune a circa un terzo della popolazione italiana. Di solito, la patologia viene curata con farmaci specifici che tuttavia possono causare effetti collaterali all’organismo.
Scegliere cosa mangiare a colazione, migliorare le abitudini alimentari e lo stile di vita, possono rivelarsi per il tuo stomaco soluzioni efficaci, anche a lungo termine. Ogni indicazione però è puramente soggettiva e va valutata con il tuo medico curante.
Indice
Reflusso gastroesofageo: di cosa si tratta?
La malattia del reflusso gastroesofageo (MRGE), o semplicemente reflusso gastrico, è una patologia che affligge oltre 5 milioni di italiani, con maggiore incidenza negli adulti in età compresa tra i 35 ed i 45 anni, senza distinzione di sesso. Il disturbo è caratterizzato da un intenso bruciore addominale, che può diramarsi anche alla zona centrale del petto, associato a rigurgiti acidi che risalgono dallo stomaco percorrendo l’esofago.
I sintomi tipici sono: singhiozzo, nausea, difficoltà digestive e nel deglutire (con la sensazione di un fastidioso nodo alla gola), tosse, raucedine, laringite cronica, insonnia, asma, otite media. Si verificano solitamente dopo i pasti principali e quando sei rilassato, in posizione supina. La malattia da reflusso viene causata dal ritorno anomalo dei succhi gastrici nell’esofago.
L’acido cloridrico normalmente prodotto dallo stomaco per accelerare i processi digestivi, tocca le pareti delicate dell’esofago irritandole, infiammandole fino ad eroderle, provocando nei casi più gravi delle ulcere.
Fattori scatenanti del reflusso gastrico
La patologia è riconducibile a diversi fattori:
- un cattivo funzionamento della valvola che separa lo stomaco dall’esofago;
- presenza di un’ernia iatale;
- gravidanza oppure un aumento della pressione intra-addominale tipica negli individui che soffrono di obesità;
- stress e fumo di sigaretta.
Rimedi per alleviare il reflusso gastrico
Il reflusso gastrico è una patologia da considerare invalidante. Dolore, bruciore e diarrea possono condizionare negativamente il corso della tua giornata, impedendoti di lavorare serenamente o di svolgere una qualsiasi altra attività.
Il problema viene solitamente affrontato ricorrendo alla somministrazione di farmaci prescritti dal medico curante (antiacidi, gastroprotettori e antisecretori). Le medicine sono efficaci ed agiscono sul fastidio quasi immediatamente. Tuttavia, un’assunzione continua per lunghi periodi potrebbe comportare degli effetti collaterali, che ne limitano i benefici.
L’alimentazione leggera, regolare e controllata può rivelarsi una valida alternativa ai farmaci. Facendo attenzione ad alcuni alimenti piuttosto irritanti, potrai ridurre efficacemente i fastidi prodotti dal reflusso gastroesofageo. Inoltre, mantenendo un certo ordine a tavola eviterai di concentrare le calorie del fabbisogno giornaliero in un unico pasto, causando nel tempo obesità, diabete o colesterolo .
Cosa mangiare a colazione in caso di reflusso gastroesofageo
Una colazione sana e bilanciata contribuisce ad attivare il metabolismo, a fornire un’adeguata quantità di energia per affrontare gli impegni quotidiani e ad assumere alimenti più salutari nel corso della mattinata. Il primo pasto della giornata aiuta a sostenere il processo digestivo, dopo il digiuno della notte.
Una buona colazione deve fornire al tuo organismo tutti i nutrienti vitali (acqua, fibre, sali minerali, proteine, carboidrati, grassi, zuccheri) per mantenere costanti i livelli di insulina e glicemia, nonché le forze per studiare, lavorare, affrontare un allenamento in palestra o una giornata di shopping con le amiche.
I consigli di alimentazione volti ad alleviare i disturbi da reflusso gastroesofageo, così come le terapie farmacologiche mirate, sono personalizzati e diversificati. Tuttavia, è possibile fornire delle indicazioni generali da adattare alla tua condizione fisica generale ed alle esigenze di salute, in accordo con il tuo medico di famiglia.
Saltare la colazione è una pessima abitudine per adulti e bambini. Le motivazioni sono tante: mancanza di tempo, pigrizia, paura di ingrassare o peggio di accentuare i disturbi da reflusso gastrico. Tuttavia, forse non sai che, questo comportamento errato causa e protrae i sintomi dolorosi per tutta la giornata.
Fondamentalmente, non esiste una colazione ideale per chi soffre di disturbi gastrointestinali, anche perché il malessere è legato a diverse cause, sovrapposte tra loro. Nel caso specifico di reflusso gastrico (da non confondere con la gastrite) sono ammessi a tavola yogurt magro e latte parzialmente scremato. Assumi però questi alimenti con moderazione, in quanto il loro effetto calmante è solo transitorio. Dopo 2-3 ore dalla loro ingestione scatenano nuovamente le secrezioni gastriche, facendo ricomparire le sensazioni di bruciore e dolore.
Al latte puoi prediligere, invece, delle tisane a base di malva, dall’azione antinfiammatoria, emolliente ed idratante, un vero toccasana per l’intestino. Ottimi i formaggi non fermentati, magri e freschi come la ricotta, nonché i cibi cotti preferibilmente al vapore, alla griglia, al forno, al cartoccio oppure alla piastra. Pertanto, via libera a patate bollite ed a uova sode. Consuma molta frutta ma fai attenzione che sia ben matura. No agli agrumi o alla frutta secca, la loro composizione ha effetti irritanti sulla mucosa dell’intestino.
Evita assolutamente cioccolato e bevande contenenti caffeina (tè e caffè). Limita l’assunzione di biscotti e di fette biscottate perché pare aggravino la sintomatologia, anche se la tolleranza è soggettiva. In alternativa, puoi mangiare del pane bianco in cassetta su cui spalmare della crema di formaggio fresco.
Fai attenzione al sale, dosalo con parsimonia o addirittura evitalo per un periodo. Non assumere alimenti troppo freddi o troppo caldi e non mangiare sempre di fretta. Rilassati.
Colazione ideale per alleviare i disturbi da reflusso gastrico
Secondo la dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista bolognese, la colazione ideale prevede:
- 1 fetta di pane bianco (o ai cereali integrali) con della ricotta spalmabile sopra;
- 1 banana matura;
- 1 bicchiere di latte preferibilmente vegetale.
In alternativa, opta per un vasetto di yogurt magro con dentro dei cereali integrali ed accompagnato da un frutto poco acido come una banana oppure dell’uva.
Non è ancora scientificamente provato che lo stress condizioni il reflusso gastroesofageo, ma ansia e nervosismo accentuano la produzione dei succhi gastrici, aumentando il rischio di sviluppare la patologia. Per cui, cerca di tenerti lontano da situazioni che possano causarti malessere psicologico. Affronta la vita con più positività, lasciandoti scorrere addosso tutte le negatività.
Valorizza il momento della prima colazione, impiegando quindici minuti del tuo tempo per consumare il pasto più importante delle giornata. Siediti a tavola, mangia con calma, senza consultare giornali o telefono. Mastica bene il cibo, perché come sicuramente saprai, la prima digestione avviene in bocca.
Riduci il più possibile le colazioni al bar. Evita brioches, cornetti e torte industriali. Pur essendo gustosi ed invitanti, contengono sostanze dannose per lo stomaco e per le pareti delicate dell’esofago. Gli zuccheri contenuti, inoltre, non sono sufficienti per fornirti l’energia necessaria per cominciare la tua giornata con il piede giusto.
Se nonostante tutti gli accorgimenti del caso, i sintomi dovessero persistere, non esitare a contattare il tuo medico di fiducia ed a valutare insieme una terapia più adeguata.